Nel cuore di Verona si trova un angolo verde dove arte e natura si incontrano. Il Giaridno Giusti, storico giardino cinquecentesco, merita una visita in ogni stagione dell’anno, ma in estate in particolare regala un’oasi fresca dove rilassarsi.
La storia del Giardino Giusti di Verona
Alla fine del 1200 la famiglia Giusti si trasferì dalla Toscana a Verona per sviluppare l’industria della tintura della lana.
Nel corso del XVI secolo l’area che era originariamente usata come spazio produttivo venne convertita in un palazzo di rappresentanza e fu realizzato un giardino che corrispondeva alla moda dell’epoca, con cipressi, fontane e grotte. Il giardino fu voluto in particolare da Agostino Giusti, uomo colto amante della musica e delle arti.
Cosa vedere nel Giardino Giusti
Si entra dal cortile d’onore, zona un tempo adibita a rappresentazioni teatrali e concerti. Le cinta merlate ricordano l’origine ghibellina della famiglia Giusti.
Da qui si può ammirare il Cipresso di Goethe, così chiamato perché fu citato dallo stesso Goethe nel suo Viaggio in Italia, proprio in seguito a una visita al giardino.
Il cuore del giaridno è costituito dal parterre francese, con cinque statue di divinità olimpiche, opera del veronese Muttoni. Subito a lato si trova il labirinto, risalente al 1786 e ancora oggi percorribile. Sul fondo del giardino si trova una zona con un bosco di tassi e allori e una grotta in stile cinquecentesco.
I grandi visitatori del giardino
Con il diffondersi in Europa del Grand Tour, il Giardino Giusti divenne presto una tappa imperdibile per molti illustri viaggiatori, che amavano passeggiare per i suoi viali. Tra i nomi più noti, oltre a Goethe, lo Zar Alessandro I, Thomas Addison e Wolfgang Amadeus Mozart.
Trovate più informazioni nel sito ufficiale del giardino.
Il giardino Giusti è visitabile con una breve gita in giornata da Vicenza, abbinandolo alla visita della città di Verona.