Se è vero che la Rotonda è la regina delle Ville Venete, molte altre sono le Ville Palladiane nel vicentino degne di nota. Ve ne raccontiamo due in particolare: Villa Godi Malinverni e Villa Caldogno.
Villa Godi Malinverni
Prima villa realizzata da Andrea Palladio nel 1542, Villa Godi Malinverni affaccia sulla valle dell’Astico ed è circondata da magnifici giardini con piante secolari, laghi e fontane.
Il corpo centrale ospita i piani nobili, ammobiliati con arredi originali del ‘600 e ‘700 e affrescati dagli artisti Gualtiero Padovano, Gianbattista Zelotti e Battista del Moro. La loggia di ingresso fu invece affrescata per mano del Padovano.
Come molte delle ville palladiane, anche questa fu concepita come un luogo di soggiorno nobiliare ma anche di lavoro. Da qui le barchesse laterali, un tempo adibite a magazzini e ricovero degli attrezzi per i lavori nei campi.
Visitare il parco
Per quanto le grandiose sale con gli arredi d’epoca siano una meraviglia unica, la visita della villa non sarebbe completa senza una passeggiata negli immensi giardini. Si tratta di un giardino di tipo “romantico” con ben 1300 metri di viali oltre a maestose piante secolari ad alto fusto. Al centro si trova un lago in cui nuotano i cigni, elemento che aggiungere una nota ancora più fiabesca e romantica. Nel retro ci sono i giardini all’italiana, risalenti all’inizio del ‘700, con vasche, fontane e decine di statue e colonnine.
Una curiosità: nel 1954 Visconti scelse la villa come set per il film “Senso”, rendendola nota al grande pubblico.
Villa Caldogno
Villa Caldogno è un'altra villa palladiana di grande fascino il cui progetto risale al 1565. Anche qui la decorazione pittorica degli interni è ricchissima e riguarda la loggia, il salone centrale e numerose stanze del piano nobile. Gli affreschi, opera di Giovanni Fasolo, Giovanni Battista Zelotti e Giulio Carpioni ritraggono scene di vita in villa, con giochi e divertimenti, ma anche scene celebrative come le Virtù di Scipione, nella stanza detta appunto Scipione.
Nel classico schema palladiano, le barchesse e la colombara sono perpendicolari al corpo centrale e svolgevano un tempo il ruolo di locali di lavoro.
Il seminterrato
Il recente restauro del 2016 ha riportato a nuova vita il seminterrato, rivelando il cinquecentesco sistema di canalizzazione delle acque per l’uso domestico. Queste defluiscono in una grande vasca circolare, visibile all’esterno della villa.